Sotto l'apparenza ostile, la natura vulcanica di Pantelleria racchiude in sé un cuore generoso di risorse. Ed è così che la pietra si è trasformata in strumento di lavoro ed elemento indispensabile per le attività e la vita degli abitanti dell'isola: trasportata per diventare muretto a secco a costruire i tipici terrazzamenti, trasformata con sacrificio e dedizione, è diventata forma e sostanza della tipica abitazione pantesca, il dammuso.
Abitare un dammuso di Pantelleria significa vivere un'esperienza straordinaria, in un ambiente che riporta a tradizioni secolari e fuori dal ritmo della vita quotidiana, immersi in un'atmosfera ricca di fascino e circondati dalla bellezza di un paesaggio unico, tra l'azzurro del mare, il verde di vigne, cappereti e uliveti, la maestosità della montagna che sovrasta il panorama dell'isola, i tipici terrazzamenti con i muretti a secco e molto altro ancora...
L'ecosostenibile diventa architettura in questa struttura, unica nel suo genere e frutto dell'incontro perfetto tra uomo e natura. Lascito della dominazione araba, il dammuso ha una forma cubica, sulla quale svetta la forma tondeggiante della copertura a cupola - il nome dammuso deriverebbe proprio dal siciliano dammusu, che vuol dire "volta" o "intradosso".
Alla struttura originaria si sommano altri ambienti, sempre con la stessa forma e caratteristiche. Un accogliente rifugio creato con fatica e creatività dall'uomo, a protezione da caldo, vento e invasioni: mura spesse oltre un metro racchiudono la kammara, ovvero la sala soggiorno; l'intimità dell'arkova, la camera da letto e, in alcuni dammusi, anche il cammarino, una stanza da letto più piccola. Altri elementi caratterizzanti sono la casena; la pinnata (tettoia con il cannizzo, la copertura di canne) e il passiaturi (una specie di corridoio all'aperto che collega i diversi ambienti. Spesso il forno si trova accostato all'abitazione o dentro un vano accessorio cucina, separato dal resto della casa. Il tetto e la parte superiore sono un vero capolavoro di architettura e ingegneria idraulica, progettate per catturare ogni preziosa goccia di acqua piovana regalata dalla Natura (in tutto l'anno cadono circa 35 mm di pioggia) e raccolta nella cisterna.
All'esterno, l'incredibile bellezza del paesaggio pantesco con il suo verde rigoglioso e l'esotico profilo delle palme, accompagna l’orto (magnanu), l’aia (ajra), utilizzata in passato per la trebbiatura e per la lavorazione dei prodotti, e lo stenditoio, ovvero lo stinnituri. Immancabile e quasi sacro “u Jardinu”: il giardino pantesco di forma cilindrica e dai muri a secco alti 4 metri, a racchiudere l'albero di agrumi protetto così dal vento, custodito e cresciuto con cura di generazione in generazione.
Il giardino pantesco, custode della bellezza della natura
Un luogo quasi mistico, dove l'albero di agrumi che vi viene coltivato in splendida solitudine diventa un sacro omaggio alla natura: l'accesso al Jardinu è consentito solo tramite una porticina che impone di abbassarsi, quasi a costringere l'avventore ad inchinarsi all'albero e alla bellezza della natura.
Dietro muri alti anche oltre 3 metri e spioventi verso l'interno, ecco il simbolo della tenacia degli abitanti di Pantelleria nel domare gli elementi nel loro pieno rispetto, custodendoli con cura di generazione in generazione: un imponente scrigno, un giardino d'inverno dove un perfetto microclima protegge l'albero dai venti che soffiano quasi tutto l'anno sull'isola e dalla siccità.
Muretti a secco
Impossibile vivere Pantelleria senza che lo sguardo si soffermi almeno una volta sui muretti a secco, un'altra dimostrazione del lavoro costante degli abitanti dell'isola nel creare un ambiente ideale alla coltivazione.
Una vera e propria opera di sottrazione e, allo stesso tempo, di restituzione alla terra: costituiti con pietre non lavorate e raccolte per bonificare il terreno, i muretti arginano i pendii di colline e montagne, creando dei terrazzamenti ideali per la coltivazione anche di piccoli fazzoletti di terra, e diventano allo stesso tempo luogo ospitale per i colori e i profumi della macchia mediterranea. Una semplice e felice espressione di quel binomio perfetto tra uomo e natura chiamato Pantelleria.