Archeoturismo a Pantelleria
Messi i costumi da parte (anche se un bagno fuori stagione a queste latitudini non è poi così inusuale...), l'autunno a Pantelleria regala tante esperienze da vivere. Tra storia e natura, un itinerario da non perdere è quello archeologico, messo a sistema quest'estate con l’istituzione ufficiale del parco, comprendente l'Acropoli di San Marco e Santa Teresa, il sito preistorico di Mursia e quello dei Sesi, il villaggio tardo antico di Scauri scalo e il tempio di Venere nei pressi del Lago. Un giro incantevole e suggestivo, testimonianza della storia millenaria di Pantelleria, tra mito e fatti realmente accaduti. Vediamo nel dettaglio i luoghi, sulle tracce di un passato lontano tutto da scoprire.
Il villaggio di Mursia e la necropoli dei sesi
Situato nella zona nord occidentale di Pantelleria, il villaggio di Mursia risale all'Età del Bronzo (epoca in cui l’ossidiana era di fondamentale importanza) e rappresenta uno dei complessi archeologici meglio conservati nel Mediterraneo. Di grande impatto l'imponente muro di cinta che circonda la necropoli costituita dai Sesi (in dialetto “cumuli di pietre”), costruzioni funerarie a tronco di cono simili ai nuraghi sardi, alcune delle quali ancora oggi perfettamente intatte e accessibili.
Acropoli di San Marco e Santa Teresa
L'acropoli è composta da due colline ospitanti numerosi resti del III secolo a.C., e da una sella pianeggiante, dove gli scavi hanno portato alla luce molti elementi che lasciano supporre la presenza di un foro romano. Il ritrovamento più importante è rappresentato dalle cosiddette teste imperiali: quella di Giulio Cesare, di Antonia Minore, madre dell’imperatore Claudio) e quella dell’imperatore Tito. Oggi le teste, splendidi esemplari marmorei praticamente intatti, girano i musei di tutto il mondo facendo ogni tanto tappa a Pantelleria.
Il villaggio di Scauri
Scauri è da sempre uno degli scali più importanti di Pantelleria e uno dei centri nevralgici delle attività dell'isola: testimonianza ne è l'insediamento tardo romano che risale al V secolo d.C., comprendente i resti di un grande villaggio e di una necropoli. Per chi si vuole cimentare anche nell'archeologia subacquea, nella baia antistante il porto si trova un relitto risalente alla stessa epoca, che presumibilmente trasportava vasellame e ceramica, come dimostrano i resti situati nei dintorni dell'imbarcazione.
Il tempio di Venere
Sulle sponde del Lago di Venere si trovano i resti di un santuario probabilmente di età tardo punica o romana con diverse stratificazioni: un tempio di ordine ionico costruito sulle fondamenta di una precedente costruzione punica, di cui utilizza alcuni elementi architettonici. Un luogo che affonda nella leggenda, dedicato alla fertilità delle acque e quindi alla dea punica Tanit, corrispondente alla Venus latina.
Altri siti archeologici di Pantelleria
Questi siti sono solo alcuni dei luoghi di Pantelleria dove gli appassionati di storia e archeologia troveranno materiali da ammirare e studiare: sull'isola sono presenti infatti altre testimonianze dei tanti popoli che hanno abitato o sono passati dalla Perla del Mediterraneo, crocevia di viaggi e traffici. Esempio ne sono le tombe bizantine in contrada Zighid e in località Giubbiuna, nella zona di Piana Ghirlanda, o i reperti subacquei di fronte Cala Gadir.