Trarre il Meglio dalle Difficoltà: il Passito della Solidarietà e lo Spirito di Pantelleria

Condividi:
Pantelleria è una terra aspra, fatta di roccia e terra lavica, a prima vista brulla e forse inospitale, per chi non la conosce. Niente di più lontano dalla realtà: ogni anno, in estate, la natura regala uno dei più preziosi frutti dell'isola, uno di quei prodotti che la rendono unica e famosa in tutto il mondo: l'uva Zibibbo. Dolcissimi acini che il sole e la natura fanno crescere succosi e dorati, un vero e proprio tesoro che messo poi al sole ad essiccare, diventa quindi ingrediente per il rinomato Passito, talmente pregiato da essere diventato bersaglio di un maxi furto, alla fine di questa estate. Vittima della brutta disavventura, l'azienda De Bartoli, produttrice del prestigioso passito Bukkuram, a cui sono stati sottratti ben sei quintali di zibibbo appassito, l'equivalente a una ventina di quintali di uva fresca, con un danno pari a circa 800 euro a quintale. E molto di più, se si pensa che gli acini appassiti sarebbero proprio stati i protagonisti della produzione di quest'anno del Bukkuram.

LA RISPOSTA AL FURTO DI ZIBIBBO A PANTELLERIA
Un danno ingente anche dal punto di vista simbolico e morale, a cui l'intera comunità di Pantelleria ha risposto in maniera compatta e solidale, soprattutto i produttori del Consorzio Vini Pantelleria Doc – composto da Pellegrino, Murana, Vinisola, Donnafugata, Basile e Coste di Ghirlanda –che hanno deciso di donare, tutti insieme, una parte del proprio raccolto ai De Bartoli, anch’essi soci del consorzio. Quest'anno quindi Invece del Bukkuram, nascerà un'edizione speciale con etichetta De Bartoli: il Passito della Solidarietà, un passito collettivo che sarà poi a disposizione del Consorzio per la promozione della Doc Pantelleria.

L'ORGOGLIO DI PANTELLERIA: L'AGRICOLTURA EROICA
Una brutta storia da cui è emersa una volta ancora lo spirito più autentico dell'isola, fatto di solidarietà e capacità di superare ogni ostacolo: un atteggiamento positivo che trova una delle sue espressioni più belle e simboliche proprio nell'agricoltura eroica, nella fatica e dedizione con cui ogni giorno i contadini lavorano la terra a Pantelleria. Non sarà un caso, se l'UNESCO ha inserito la coltivazione della vite ad alberello tra i patrimoni dell'Umanità...

Dal Blog