Cinquanta Sfumature di Oro: Vino e Olio, l'Autunno a Pantelleria
L'autunno a Pantelleria è una stagione magica, per tante ragioni. Prima di tutto, perché è un vero e proprio prolungamento d'estate da vivere in riva al mare, grazie alle temperature miti che normalmente caratterizzano l'isola e che con l'ottobrata di quest'anno sono ancora più favorevoli. In secondo luogo, perché l'autunno a Pantelleria è la celebrazione di quell'agricoltura eroica che distingue le tecniche di coltivazione adottate dai panteschi, riconosciute dall'UNESCO come patrimonio dell'umanità.
C'è veramente un carattere eroico nello sfruttare condizioni non particolarmente adatte alla coltivazione, nell'utilizzare ogni singola, preziosa risorsa concessa dalla natura e riuscire al tempo stesso ad addomesticarla, renderla alleata per ottenere i migliori frutti possibili. È la famosa coltura “ad alberello”, che a Pantelleria viene utilizzata per la vite e per gli ulivi: coltivazioni basse, piegate solo nell'aspetto, ma in realtà fiere portatrici di eccellenze riconosciute nel mondo, l'uva Zibibbo e l'olivo biancolilla. Vino e olio, due prodotti preziosi e antichi, protagonisti dell'economia e della tavola dell'isola.
Le viti iniziano a dare i loro dolcissimi frutti già a partire da metà agosto, quando inizia la vendemmia a Pantelleria, per proseguire fino alla prima quindicina di ottobre. L'uva raccolta, coltivata per oltre 3000 ettari di fertile terroir, subisce diversi destini: una parte viene semplicemente spremuta per dare corpo allo Zibibbo, vino dolce dal bouquet esotico, ricco di profumi e sapori, da sempre protagonista della tavola pantesca e che ne rappresenta il carattere più inebriante; un'altra parte viene invece fatta appassire al sole per almeno 20 giorni su stenditoi di pietra e dopo la spremitura e la fermentazione del mosto, diviene il famoso Passito di Pantelleria, delizioso e inebriante vino da meditazione. Senza dimenticare chi desidera un vino da fine pasto più leggero: il Moscato, innestato con mosto di uva non appassita, è la scelta ideale per chi cerca una gradazione inferiore con un sapore ugualmente dolce e caratteristico.
L'autunno a Pantelleria offre tutte le possibili sfumature di dorato: da quelle calde e rossastre di Moscato e Passito, a quelle paglierine dello Zibibbo, fino a quelle con riflessi verdi dell'olio nuovo, l'altro nettare dell'isola. Una delizia che nasce dall'olivo biancolilla, albero che punteggia il panorama dell'isola e che, come nel caso di vite e dei capperi, si piega alla forza dei venti e cresce rasoterra, con i rami a poca distanza dal suolo. Ogni due anni, ciascuna pianta dà i suoi frutti migliori, piuttosto grandi, da cui si ricava un olio dal sapore inconfondibile, considerato molto pregiato per la sua poca acidità. La raccolta delle olive viene fatta rigorosamente a mano ed è un evento a cui partecipano tutti un momento durante il quale alla fatica e al lavoro paziente si alternano la convivialità e il piacere di stare insieme, rinnovando una di quelle antiche tradizioni che da sempre scandiscono il ritmo delle stagioni sull'isola: in questo caso, un appuntamento da non perdere per vivere un autunno di sapori autentici e genuini a Pantelleria.