I colori di Pantelleria
In questo post vogliamo parlarvi del bellissimo libro che Banca Nuova ha scelto di dedicare a Pantelleria.
“Più vicina all’Africa che alle coste siciliane, denominata perla nera del Mediterraneo a causa delle sue rocce vulcaniche, isola unica nella sua particolarità, Pantelleria alterna paesaggi differenti e vari.
Al centro la Montagna Grande che si erge maestosa, mentre Il lago di Venere, formato nel cratere di un antico vulcano ed alimentato da numerose sorgenti termali spicca, come un prezioso turchese incastonato in un lussureggiante giardino.
Le coste sono aspre e frastagliate, gli approdi scarsi e pericolosi, ma in compenso il mare è cristallino e i fondali coloratissimi.
Agli elementi naturali gli uomini hanno aggiunto i propri manufatti che ormai caratterizzano l’isola: i muretti a secco che delimitano le proprietà e riparano dalle brezze imperiose i dorati grappoli di zibibbo, i giardini panteschi, che proteggono gli agrumi dal vento, ed i dammusi, edifici rurali caratterizzati dai famosi tetti bianchi a cupola.
Molti popoli la colonizzarono, dapprima i Fenici che la chiamarono Yrnm, l’isola degli struzzi, e poi Cossyra, poi giunsero i Romani, quindi i Bizantini, seguirono gli Arabi, che la chiamarono l-Quasayra, ovvero la piccola, ed in seguito Bent-el-Riah: figlia del vento. Anche lì giunsero i Normanni cui succedettero gli Svevi, gli Angioini, gli Aragonesi e i Borboni., finchè nel 1860 l’isola fu annessa al Regno d’Italia.
È proprio da questa isola straordinaria che Pucci Scafidi, fotografo palermitano, ha voluto iniziare il suo percorso tra le bellezze d’Italia.
Ha realizzato ben duemila scatti, percorrendo l’isola per due anni, fotografandola in tutte le stagioni, con tutte le luci, in giorni comuni ed in giorni di festa, cogliendo espressioni, personaggi particolari, volti interessanti, uomini al lavoro.
Non troviamo in questo libro foto patinate da dépliant turistico, ma rocce nere, mare in tempesta, il grigio delle ossidiane, perché Pantelleria è un’isola dove la natura è dirompente.
Il suo clima è desertico, ma sono le correnti ed i forti venti a nutrire le piante e a rendere l’isola fresca anche durante la torrida stagione estiva..
A corollario delle splendide foto, l’autore ha posto 40 brevi descrizioni dell’isola che diventano 40 dichiarazioni d’amore di altrettanti amanti di Pantelleria;sono nomi più o meno noti di persone che hanno scelto di stabilire nell’ ”isola del vento” il loro “buen retiro”.
Nessuna mondanità, nessun agglomerato di ville, nessun clamore di feste, ma case lontane l’una dall’altra, disseminate per le contrade, come se ciascuno ricercasse nel silenzio dell’isola il proprio io, nel rumore del vento, la propria voce, nel cielo infinitamente stellato, la propria rotta.
La definizione che dell’isola dà lo stesso Scafidi, “un calmante vulcanico”, è un ossimoro che rappresenta pienamente lo spirito del volume e delle sue incantevoli immagini.”
Mario Breganze
Presidente di Banca Nuova SpA
Trovate il libro su www.issuu.com